Iron Drops

 

Testo originale

Part I : DROPS

Instrumental

Part II:THE DOCTOR

In the room where I stay
All the walls are coloured in white 
And if I need to pray
There's a cross on the left of the light

On my throne and dressed in white
I hold the brain of my patients

When I created this place
To purify lunatics and to make them safe

I believed I could heal them well
And that people would thank my action

I don't let feelings go on, I
leave them under pressure
They won't condition my work
'cos I must have one measure
so....
'gainst my natural warmth 
I'm so cold....

.....conditions my world
.....conditions my work
.....conditions my world

One we believed that he spoke ancient languages
Truly at the end he was stammering

One used to walk with the head upside down, and
We had to tie him his hands and feet

Another one who believed he had wings to fly
He had been tied on a roof for days

One who believed he was God was nailed on a cross
And everybody smiled in his face

...I remember those perfect days
When I had never used violence
Sanity is a narrow way
Insanity often violent.

Time to time I'm becoming bad;
Sweetest dreams I forgot aside
And one day I will wake up dead
Dreaming that I'm still alive...

<solo>

One day a patient came
He was too dangerous
Fused metal we poured
To set him on his feet - now

His skin is still burning
Under the bandages
Wounds always suppurate
Revealing IRON DROPS!!!

Part III : WOUNDS

Instrumental

Part IV : HE'S TALKING AGAIN

In the room where I stay
Door is locked and I can't go away
And the window's so high
That I can see only the sky

As I'm talking to you
Comes a nurse inside my room

She tells me not to alarm
While I'm lying tied on the white floor

She's changing my bandages
Wait a bit and again I'll be yours
She's changing my bandages
Wait a bit and again I'll be yours

Am I the ruler?
Am I the cruel one?
It's a conjecture that now I am
Leaving to you to be done

Please find an answer because
I cannot believe that I'm bad

On my skin the memory unlock
These painful IRON DROPS!!!

Traduzione

Parte I: GOCCE

(strumentale)

Parte II: IL MEDICO

Nella stanza in cui mi trovo
tutti i muri sono colorati di bianco
e se ho bisogno di pregare
c'è una croce a sinistra della lampada.

Sul mio trono e vestito di bianco
stringo in mano i cervelli dei miei pazienti

Quando ho creato questo posto
per poter purificare gli insani di mente e salvarli da loro stessi

Credevo di poterli curare in maniera perfetta
e che la gente avrebbe ringraziato il mio operato.

Io non lascio che i miei sentimenti vadano per la loro strada, io
li devo lasciare sotto pressione;
essi non devono condizionare il mio lavoro
perché devo avere una misura per tutto
così...
contro il mio naturale calore
sono così freddo...

...condiziona il mio mondo
...condiziona il mio lavoro
...condiziona il mio mondo

Uno che credevamo parlasse lingue antiche
in realtà alla fine era balbuziente.

Uno era abituato a camminare a testa in giù, e
abbiamo dovuto legarlo mani e piedi.

Un altro che credeva di avere ali per volare
è stato legato per giorni su un tetto.

Uno che credeva di essere Dio è stato inchiodato ad una croce
mentre tutti lo deridevano.

... ricordo quei giorni perfetti
quando non avevo ancora utilizzato la violenza;
la sanità di mente è una stretta via,
la pazzia è spesso violenta.

Giorno dopo giorno sto diventando cattivo;
ho dimenticato i miei sogni più dolci
e un dì mi sveglierò morto
sognando di essere ancora vivo.

<solo>

Un giorno arrivò un paziente
troppo pericoloso;
gli abbiamo versato addosso metallo fuso
per rimetterlo in sesto.

Ora la sua pelle sta ancora bruciando
al di sotto delle bende,
ferite in perenne suppurazione
che rivelano gocce di ferro!!!

Parte III: FERITE

(strumentale)

Parte IV: EGLI RIPRENDE A PARLARE

nella stanza in cui mi trovo
la porta è chiusa a chiave e non posso uscire
e la finestra è così in alto
che riesco a vedere solo il cielo.

Mentre vi sto parlando
entra un'infermiera nella mia stanza;

mi dice di non allarmarmi
mentre giaccio legato sul pavimento bianco.

Lei mi sta cambiando le bende
aspettate un attimo e sarò di nuovo da voi.
Lei mi sta cambiando le bende
aspettate un attimo e sarò di nuovo da voi.

Sono io quello che comanda?
Sono io la persona crudele?
È una congettura che ora sto
lasciando a voi.

Per favore trovate una risposta perché
non posso credere di essere malvagio:

sulla mia pelle dischiudono la memoria
queste dolorosissime gocce di ferro!!!

 

Marco:

  Questo pezzo è in assoluto il nostro capolavoro (finora). È una piccola opera prog in quattro parti, di quindici minuti in tutto. La sua genesi è piuttosto complessa. In estate nel 1999 avevamo la necessità di scrivere una canzone che fosse dimostrativa delle nostre capacità e dello stile del nostro gruppo, perché pensavamo di eseguirla al teatro Miela il 12/11/99; questo poi non è stato possibile perché il progetto si è rivelato talmente complesso da dover richiedere molto più tempo (l'abbiamo conclusa nel gennaio del 2000). È stata concepita in un pub della periferia di Trieste in giugno soprattutto grazie a Giuliano, che ha proposto di incentrare il tema su una contraddizione, che avrebbe dovuto rivelarsi solo alla fine della canzone, poi il testo è stato scritto soprattutto da me, ma le prime strofe sono state stese in coppia con Giuliano, e risentono molto della sua influenza positiva. Le parti strumentali sono state scritte da tutti in sala prove, ma il riff  principale della terza parte è una splendida invenzione di Zac; è il nostro riff di maggior effetto, e sicuramente uno dei migliori che io abbia mai sentito. La canzone, come detto, è prog,  ma molto deve ai Pink Floyd; in ogni sua parte inoltre c'è qualcosa delle nostre influenze filtrate dal nostro stile; la quarta parte ad esempio è molto epica, e ovunque sono riconoscibili tracce di heavy metal. Questa canzone è il nostro stile, e io l'amo alla follia.

 

Lorenzo (batteria):

  AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!! Ma semo impazzidi????!!!!!!! Quasi 16 minuti di follia!!!!!!!! Chi siamo per aver prodotto una cosa simile??? (che Marco non sia umano era prevedibile, ma deve aver contaminato anche gli altri). Questa canzone è un "mega-mix" di tutto ciò possa esistere (di fighissimo, quindi niente "tuzz-tuzz"), ma senza eccessi, in una miscela esplosiva da far lasciar a bocca aperta anche gli ascoltatori più esigenti. È l'unica canzone i cui pezzi di chitarra nella parte finale siano migliori (sempre secondo me) sia del mega-accordon de "Brighton Rock" dei Queen, sia dell'ultimo accordo dell'intro di "Sorrow" dei Pink Floyd, che fino a prima erano da me considerati la massima elevazione possibile e desiderabile da un suono di chitarra.
  N.B.: notare che, anche se sono il batterista, il "tecnico audio, ingegnere del suono, etc." sono io e sono molto pignolo riguardo ad un suono: se non è perfetto è una MERDA, e per "perfetto" non intendo "accettabile".
 In generale posso dire che "Iron Drops" può venir utilizzato come sinonimo di "Growing To Eternity", in quando è l'espressione in musica delle nostre idee Musicali (con la "m" maiuscola) e dei sentimenti da voler esprimere a cui aspiriamo nelle future canzoni. Naturalmente non potremmo fare solo canzoni simili a questa, altrimenti non basterebbe l'"eternity", nemmeno continuando a "growing" (tecnicamente parlando).

Lorenzo (tastiere):

  IIRROONNDDRROOPPSS!!!!E' l'inno dei Growing.Il meglio di quello che abbiamo potuto fare finora. Un'analisi esauriente richiederebbe un sito apposito, perciò mi limiterò al lato musicale. Non ho mai visto così tante modulazioni in una canzone (basta notare che la canzone comincia in si minore, finisce in do maggiore, passando per sol maggiore, mi maggiore, do diesis maggiore, si maggiore, mi minore, ecc). La parte strumentale è molto complessa anche se sono state eliminate alcune idee che forse andavano al di là delle nostre possibilità. Tutta la parte finale ha un feeling notevole che sfocia negli ultimi tre accordi (Lab maggiore, Sib maggiore, Do maggiore). Credo che un anno di lavoro ha dato i suoi frutti e spero che in futuro riusciremo a scrivere qualcosa che si avvicini tecnicamente e stilisticamente a questa opera prog.

Lorenzo (voce):

  Magniloquente, cupa , complessa , virtuosistica... in due parole: senza compromessi. Questa è Iron Drops, o la si odia o la si ama.
  La canzone è lo sforzo di definire prospettive e peculiarità del gruppo, senza peraltro sacrificare le personalità individuali che lo compongono. Il progetto era senza dubbio ambizioso e sarà compito degli ascoltatori giudicare l'effettiva validità del lavoro, dire se Iron Drops sia una perfetta ed organica fusione di stili ed elementi o un tentativo riuscito a metà, troppo forzato od enfatico.
  Ciò che non è opinabile, d'altronde, è la soddisfazione di eseguirla dal vivo ogni volta.
  Iron Drops non è comunque il traguardo, ma solo una tappa nella maturazione artistica del gruppo.

L'Analisi di Criss